Intelligenza Artificiale e Internet of Things al servizio del BIM: il progetto BIMAI

Che impatto ambientale si crea ristrutturando un edificio? La risposta la dà il progetto BIMAI (Building Information Modeling Artificial Intelligence), che amplia la piattaforma SI4RIA, sviluppata anch’essa da GFM, con un modulo basato su tecniche di Intelligenza Artificiale e Data Analytics.

Il vantaggio è che finalmente, a fronte di modifiche – anche potenziali – di un edificio, si possono costruire modelli di predizione di grandezze chimico-fisiche in modo semplificato. Progettisti e Building Manager possono così valutare in anticipo gli interventi di ristrutturazione, come la movimentazione delle pareti o le modifiche dei materiali, calcolando l’impatto che possono avere sull’ambiente.

Il ruolo fondamentale dell’IoT
Per la raccolta dei dati, BIMAI impiega una serie di tecnologie IoT che permettono l’integrazione dei sensori nella piattaforma SI4RIA:
  • MQTT (Message Queue Telemetry Transport), un protocollo di messaggistica progettato per la comunicazione tra dispositivi con restrizioni di risorse come sensori, attuatori e dispositivi IoT.

  • NoSQL (Not only SQL), un database progettato per gestire e organizzare grandi quantità di dati (Big Data) non strutturati o semistrutturati. I database NoSQL sono flessibili e caratterizzati da scalabilità, alta disponibilità e velocità di accesso ai dati.

  • BIM (Building Information Modeling): il processo di gestione delle informazioni che utilizza modelli intelligenti tridimensionali per la progettazione, la costruzione e la gestione di edifici e infrastrutture. Il BIM consente a tutti gli attori coinvolti nel ciclo di vita di un progetto di collaborare e condividere informazioni in tempo reale.

Uno strumento innovativo per progettare gli interventi strutturali
I BIM rappresentano un'importante fonte informativa che contiene sia dati relativi al posizionamento degli elementi strutturali, sia dati che ne indicano le proprietà.

Grazie alle tecnologie IoT è possibile combinare le informazioni provenienti dai sensori e integrarle con quelle relative al posizionamento negli edifici e alle proprietà fisiche degli elementi, ricavando nuove informazioni che consentono di stimare con precisione il modello che descrive la proprietà chimico-fisica analizzata nello spazio.

Inoltre, tramite tecniche di Intelligenza Artificiale, si possono eseguire training per l’apprendimento di tali modelli da parte del sistema, in modo da poter fare previsioni e simulazioni al variare delle proprietà degli elementi dell’edificio inclusi nei BIM.

Con la sua integrazione nella piattaforma SI4RIA, oggi BIMAI si colloca nel mercato come uno strumento innovativo, in grado di facilitare l’introduzione del monitoraggio, effettuare analisi di tipo LCA (Life Cycle Assessment) e analisi previsionali, nonché creare nuovi casi d’uso specifici per le imprese, che sono in grado di poter produrre più agevolmente certificazioni ambientali, grazie alla capacità di poter tracciare adeguatamente gli impatti durante tutte le fasi produttive.


Foto di Evgeniy Surzhan su Unsplash